Prostituzione cinese in Italia: in manette due donne e sequestrate 7 case a luci rosse

Home»Italia»Cronaca»Prostituzione cinese in Italia: in manette due donne e sequestrate 7 case a luci rosse

ROMA, 18 Febbraio – E’ stato scoperto dai Carabinieri di Rovereto, in provincia di Trento, un giro di prostituzione che coinvolgeva il Nord Italia, gestito da due donne cinesi, e che ha portato alla chiusura di 7 case d’appuntamenti, in cui lavoravano circa 40 prostitute.

Il “servizio” veniva gestito tramite annunci su internet, che riportavano il numero del call center del sesso amministrato da Liu Xia, una 40enne cinese residente a Codevigo, che dirigeva da casa un giro di prostituzione che fruttava 150mila euro al mese. Ad aiutarla in questo business, che coinvolgeva circa 40 prostitute e 160 clienti, vi erano altre due persone: Wang Yan Li, 33 anni, residente a Milano, e un 35enne romano, tutt’ora latitante, su cui grava un mandato di cattura. Dall’operazione dei Carabinieri di Rovereto, denominata “China Girls”, è quindi emerso che i tre malviventi gestivano almeno 7 case a luci rosse, di cui una a Rovereto, tre a Genova, una  a Como, una a Roma e una a Milano, tutte chiuse a seguito del blitz, che ha portato all’arresto dei tre “gestori” e alla denuncia di altre 25 persone, residenti in Lombardia, Lazio, Veneto e Liguria, che possedevano diversi ruoli nell’associazione criminosa: locatari degli immobili teatro del reato, incaricati alla pubblicazione degli annunci sui giornali locali e sui siti internet, e prestanome, titolari dei conti correnti su cui far transitare il denaro.

Le indagini dei militari, che per smascherare il giro di prostituzione si sono finti clienti, sono partite da Rovereto, dove è stato scoperto un appartamento in corso Bettini, nei pressi del museo Mart,  in cui una ragazza cinese offriva quotidianamente prestazioni sessuali. A seguito di ulteriori accertamenti è stato poi svelato quello che è stato definito il discount cinese del sesso, che vedeva impiegate ragazze cinesi, senza documenti, sfruttate e alcune volte segregate nelle 7 case di appuntamenti, che offrivano prestazioni che andavano dai 50 ai 100 euro, per i rapporti non protetti.

 Chiara Cavaterra

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.