SAN GIULIANO TERME, 18 Febbraio – Si sarebbe trattato di omicidio: questa l’ipotesi di reato sulla quale è stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica, dopo la denuncia di scomparsa di Roberta Ragusa, avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 gennaio scorsi, quando – all’alba – il marito si accorse che la moglie non era più in casa , in via Ulisse Dini a Gello di San Giuliano Terme. Ormai è passato più di un mese, e della donna – una bella quarantaquattrenne, madre di due figli ancora minorenni e titolare dell’autoscuola “Futura” – non si hanno notizie certe.
Dapprima affidate ai militari della Stazione dei carabinieri di San Giuliano Terme, dopo qualche giorno le indagini passarono di competenza agli investigatori del reparto operativo del comando provinciale dell’Arma: passaggio significativo, questo, perché evidentemente gli inquirenti avevano intuito che il caso potesse assumere aspetti penali di un certo rilievo. Tutto questo anche se gli investigatori – pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini – hanno lasciato trapelare solo che ritenevano la scomparsa di Roberta Ragusa un allontanamento volontario. E tutto questo allo scopo di poter lavorare meglio, evitando le pressioni dell’opinione pubblica su una vicenda che è andata infittendosi di giorno in giorno; operazione a dire il vero infruttuosa, dal momento che i rumours sulla scomparsa sono più accesi che mai. Basta guardare all’interessamento consistente verso la scomparsa della donna della popolare trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?”.
Costanza Ferruzzi