ROMA, 17 Febbraio – E’ giallo sul video mandato in onda dal Tg5 relativo alle immagini riprese durante i 68 minuti successivi all’impatto della Costa Concordia sulle coste dell’Isola del Giglio. Il video in questione mostra le immagini della plancia di comando della nave durante le fasi del naufragio del 13 Gennaio scorso secondo il quale sarebbero emersi anche degli elementi che finora non risultavano dalle indagini.
Ma procediamo per ordine. I pm della Procura di Grosseto hanno visionato per ore il video, spostando la loro attenzione sull’orario effettivo dell’impatto che appare in sovraimpressione nel video, orario che non corrisponde alle testimonianze raccolte dai vari ufficiali nelle scorse settimane. In poche parole, il video sarebbe stato manipolato. A questa domanda dovrebbe rispondere il misterioso uomo con le scarpe di cuoio presente sulla nave, di cui ufficiali e passeggeri non si erano resi conto. Sulla Concordia erano presenti una decina di vide operatori abilitati a riprendere immagini in caso di incidente.
Intanto, la Procura di Grosseto si prepara a dare una svolta decisiva all’indagine. Da quello che si è appreso potrebbero essere iscritte nel registro degli indagati diverse figure riconducibili all’Unità di Crisi della Costa Crociere, si tratterebbe di personale di terra della società e membri dell’equipaggio che si trovavano a bordo la sera dell’incidente. Al momento i principali indagati restano due: l’ex comandante Francesco Schettino e il primo ufficiale in plancia Ciro Ambrosio.
Contemporaneamente proseguono le operazioni di prelievo del carburante, fino ad ora i tecnici hanno prelevato oltre 900 metri cubi di carburante dai serbatoi di prua che contengono il 67% del totale presente nella nave, tenendo in perenne monitoraggio i movimenti dello scafo condotto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
Stefano Roselli