ROMA, 16 Febbraio – C’e’ una svolta nel caso di stupro ai danni di una giovane studentessa laziale avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsa, all’esterno della discoteca “Guernica” di Pizzoli, vicino l’Aquila. La procura del capoluogo abruzzese sta infatti concentrando le sue indagini su un militare di 21 anni, trovato con la camicia sporca di sangue poco dopo l’accaduto.
Al vaglio degli inquirenti, ci sarebbe anche il ruolo di tre amici del giovane, due militari, uno campano e uno aquilano, e la fidanzata di quest’ultimo. I quattro sospettati erano stati bloccati da due buttafuori e dal gestore della discoteca mentre si stavano allontanando dal locale a bordo di una macchina, subito dopo il ritrovamento della studentessa, avvenuto intorno alle 3.30 di domenica mattina all’esterno del locale. La ragazza era in stato confusionale, insanguinata e seminuda in mezzo alla neve.
Domenica i quattro sono stati portati in caserma e interrogati a lungo, ma hanno respinto ogni addebito e sono stati rilasciati. Nella giornata di ieri, in Procura, è stata intererrogata anche la migliore amica della giovane vittima; sembra che sabato sera le due amiche siano uscite insieme, ma l’amica avrebbe lasciato la discoteca un’ora prima della chiusura della stessa. Per permettere ulteriori rilievi nel locale, la discoteca è stata chiusa su provvedimento del questore dell’Aquila per 10 giorni, dopo la richiesta fatta anche dai carabinieri.
Luca Martano