Roma, 10 Febbraio – I funzionari del nucleo antifrode della Direzione regionale della Sicilia dell’Agenzia delle entrate nel settore dei rally automobilistici hanno scoperto un giro di fatture false per circa 30 milioni.
L’operazione, denominata ‘Testacoda’, è scattata dopo un controllo a un distributore del carburante, in provincia di Caltanissetta. I sospetti sono nati dalla presenza di una fattura di 50 mila euro per la sponsorizzazione di un auto da corsa, non giustificata dal volume dell’attività. Le indagini hanno svelato l’esistenza di un’organizzazione ramificata su tutto il territorio nazionale che, attraverso una società cartiere palermitane, costruiva costi per migliaia di euro, cedendo spazi pubblicitari inesistenti su auto da corsa o cartelloni pubblicitari lungo i percorsi delle gare automobilistiche. Quindi le sponsorizzazioni delle auto da corsa servivano solo a gonfiare i costi per abbattere l’imponibile.
Dall’ attività di controllo è emerso che, tra le dieci regioni coinvolte nell’utilizzo delle false fatture, Sicilia, Lazio, Veneto e Lombardia sono quelle che spiccano per il maggior numero di sponsorizzazioni.
Sabrina Bachini