ROMA, 8 Febbraio – Ennesima lite famigliare che si trasforma in tragedia. Alfio Lo Giudice, di anni 53, ha sparato alcuni colpi di pistola verso il nipote Maurizio Di Mauro, di anni 40, ferendolo a morte. Il tutto accade a Linguaglossa, un centro vicino Catania, ai piedi dell’Etna. La scena del delitto è l’androne del palazzo dove le due famiglie Lo Giudice e Di Mauro vivevano. La lite è proseguita al di fuori del palazzo e gli spari, all’alba, dopo la violenta reazione di entrambi. Sembra che il nipote sia morto sul colpo.
Secondo le prime indagini, affidate all’arma dei Carabinieri, anche in passato la vittima e il carnefice erano soliti litigare violentemente. Ultimamente si erano anche querelati a vicenda, a dimostrazione dei pessimi rapporti tra i due. In passato il nipote avrebbe maltrattato la madre, sorella di Lo Giudice, e sembra che soffrisse di disturbi psichici. Quindi non era la prima volta che zio e nipote, forse per futili motivi, usassero violenza per risolvere le loro questioni.
Il movente è ancora oscuro. Lo Giudice è scappato in auto, ora è ricercato in tutta l’isola, messa a tappeto dalle forze dell’ordine di Randazzo e del comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Catania. L’auto è una Fiat Panda.
Giancarlo Lettera