ROMA, 7 Febbraio – A volte, sarebbe meglio non scrivere tutto quello che si pensa. Forse, ancora non si ci rende conto che ciò che si pubblica sul web è accessibile a tutti e non solo a pochi eletti. In una piattaforma di microblogging come Twitter che ha notevoli influenze nel mondo dell’informazione, è quasi impossibile che un argomento del genere passi inosservato. E poi, la popolarità, in questo contesto virtuale, gioca un ruolo fondamentale. Tutti sono curiosi di sapere cosa scrive ‘il personaggio famoso’ e, ovviamente, interpretano ciò che comunica in maniera molto amplificata.
Ed è ciò che è successo a Roberto Bolle che, animato da uno strano disprezzo, ha scritto su Twitter una frase che addirittura, potrebbe compromettere la sua credibilità di persona socialmente impegnata. Si tratta di un pensiero che sarebbe stato meglio tacere ma che purtroppo non ha resistito alla tentazione della tastiera: “I senzatetto che s’accampano e dormono sotto i portici del Teatro San Carlo, gioiello di Napoli, sono un emblema del degrado di questa città”. In un periodo in cui, sono numerose le vittime colpite dal freddo, un’affermazione del genere risulta davvero fuori luogo. I napoletani, si sentono feriti nell’orgoglio ma anche il sindaco De Magistris non è stato certamente indifferente a tutto ciò. Infatti, sempre su Twitter, ha spiegato quanto gli stia a cuore la faccenda dei senza tetto e che sono stati già presi dei provvedimenti. Inoltre, ha integrato il tutto con foto e link per fornire un’informazione più approfondita ai suoi followers. E non mancano le critiche neanche dalla parte dei Verdi che colpiti dalla frase di Bolle, lo invitano a “a venire a darci una mano”.
Pentito e sorpreso da ciò che ha scatenato, Roberto Bolle, poche ore dopo ha cancellato il tweet. E in risposta ai numerosi commenti negativi, ha dichiarato che con la sua frase, voleva solo esprimere dispiacere per i disagi dei senza fissa dimora. Inoltre ha ricordato di essere ambasciatore di buona volontà dell’Unicef e di avere partecipato a numerose iniziative di solidarietà e beneficenza.
Martina Morlè
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