ROMA, 31 Gennaio –“Nel 2011 abbiamo recuperato 11,6 miliardi. Ora, con il controllo dei conti bancari, può partire la grande svolta di primavera. Per noi è un risultato eccellente, se si considera che avevamo recuperato 9 miliardi nel 2009 e 10,5 miliardi nel 2010.” Ad annunciarlo è il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, dalle colonne del quotidiano Repubblica. “La lotta all’evasione è uno sforzo titanico, ma comincia a dare i suoi frutti.”
Dopo il blitz di Natale a Cortina e quello ancora più clamoroso nei locali della movida milanese, Attilio Befera si dichiara sostanzialmente soddisfatto del bilancio annuale della guerra senza quartiere all’evasione fiscale. E ovviamente, dopo i risultati raggiunti, il numero uno dell’Agenzia delle Entrate dichiara la sua volontà di portare avanti con fermezza la battaglia che i suoi uomini stanno abilmente conducendo per smascherare gli evasori e portare a galla quei 250 miliardi di sommerso che il Paese “produce” ogni anno. “Ormai siamo in grado di verificare la posizione di tutti i contribuenti. Dopo le dichiarazioni dei redditi di giugno scatterà un’operazione di controlli “massivi”. La vera lotta agli evasori può cominciare davvero” annuncia Attilio Befera.
Un segnale positivo nei confronti della lotta all’evasione emerge anche dell’attenzione che l’opinione pubblica mostra negli ultimi tempi riguardo a questo fenomeno. Tra i cittadini è passato, infatti, il messaggio che l’evasione, è “una piaga sociale ed economica” che infetta l’intero sistema, per dirla con le parole di Attilio Befera. Messaggio condiviso anche da Mario Monti che aveva usato la metafora del “pane avvelenato” che i padri regalano ai propri figli. E in un momento in cui si richiedono sacrifici, soprattutto alle categorie più deboli, la lotta contro la piaga dell’evasione è diventata un’emergenza sociale che non può essere ignorata. “Per questo – aggiunge il direttore dell’Agenzia delle Entrate – controlli a tappeto come quelli di Cortina o di Milano fanno tanto rumore. Non siamo noi che spettacolarizziamo le nostre operazioni. Sono i giornali che ne scrivono e i cittadini che giustamente si indignano, quando vedono intorno a loro tanta infedeltà fiscale.” Per questo, secondo Attilio Befera, non bisogna mollare la presa e continuare a battere il ferro finché è caldo: “Ci siamo accorti che l’effetto deterrenza comincia a funzionare. L’idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti ad una maggiore onestà fiscale. Per questo andremo avanti, rafforzando gli interventi sul territorio.”
Se durante l’inverno a finire nel mirino del Fisco sono state molte località del Nord Italia, con l’aumento delle temperature e l’inizio della bella stagione toccherà invece soprattutto al Centro-Sud e alle sue località balneari.
Francesca Garreffa
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