TORINO, 26 Gennaio – Fin dall’alba di questa mattina sono scattate dalla questura di Torino, 25 ordinanze d’arresto in alcune città italiane per le persone coinvolte nelle manifestazioni dello scorso 3 Luglio in Val di Susa contro la linea TAV (treni ad alta velocità) Torino-Lione. I capi d’accusa per gli arrestati sono: violenza, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Le città coinvolte all’operazione sono, oltre al capoluogo piemontese, Asti, Milano, Trento, Palermo, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena
Sono in particolare due gli episodi dai quali sono scattate le ordinanze: il primo relativo ai fatti accaduti a metà giugno dove i manifestanti protestavano contro l’insediamento dei cantieri in Val di Susa, dove furono ferite 50 persone. Il secondo risale al 3 Luglio nei pressi del cantiere Chiomonte dove furono feriti svariati manifestanti e 188 agenti. L’operazione che è scattata alle 6:30 di stamane. È coordinata dai pm di Torino Manuela Pedrotta e Giuseppe Ferrando e sotto la supervisione del procuratore capo Giancarlo Caselli. Intanto il movimento NO-TAV sta valutando delle strategie difensive da adottare quando i capi d’accusa saranno più chiari. Annunciata una conferenza stampa al presidio di Vaie per le 14:30 di oggi.
Tra gli arresti, anche il consigliere comunale di Villar Focchiardo Guido Fissore, Giorgio Rossetto, uno dei leader del centro sociale Askatasuna di Torino e un esponente di rilievo dell’area anarco insurrezionalista Tobia Imperato. Perquisizioni anche in tre centri sociali nel torinese: El Paso di Torino, il Mezcal di Collegno e il Barocchio di Grugliasco.
Stefano Roselli