ROMA, 26 Gennaio – Al secondo giorno di sciopero dei Tir i prezzi dell’ortofrutta si impennano, benzina e gasolio iniziano a scarseggiare in molte parti d’Italia. Una conseguenza immaginabile visto che il nostro è un paese in cui circa l’80% delle merci viaggia su strada. I prezzi sono ormai sono arrivati alle stelle e gli agricoltori della Coldiretti di Calabria hanno deciso di regalare ai pensionati e alle famiglie latte, la frutta e la verdura bloccata a causa dello sciopero dei Tir in modo da aiutare tutte le famiglie in difficoltà economica. L’obiettivo della Coldiretti è denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi.
L’iniziativa si svolgerà a partire da Lametia Terme presso lo spaccio aziendale dell’azienda agricola Arcuri Antonio dalle 10, in via Pietro Mancini dove si distribuiranno finocchi e verdure. Anche a Cosenza in Piazza 11 settembre e in Piazza Matteotti verranno regalati a pensionati e famiglie confezioni di latte fresco e clementine e arance. A Reggio Calabria, presso il Convento San Francesco, via Sbarre centrali, verranno consegnate arance e clementine alla mensa per i poveri. Il presidente regionale Pietro Molinaro afferma: “Gli agricoltori italiani perdono 50 milioni al giorno per l’impossibilità di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori è sempre più difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano ed i prezzi che aumentano”.
Nei mercati rionali di Roma le zucchine hanno toccato i 6,50 euro al chilo, i pomodori Pachino addirittura 7,50. A Firenze si è registrato il 70% in meno nelle consegne di pesce e frutta. Il prolungato sciopero degli autotrasportatori, dice la Confederazione italiana agricoltori “rischia di portare l’agricoltura al collasso, senza contare le conseguenze sui consumatori che oggi pagano il doppio del prezzo per comprare un chilo di zucchine”. Per Confcommercio c’è il rischio che “l’ interruzione di forniture importanti per le imprese e la mancata distribuzione di prodotti di largo e generale consumo alimentare possa impedire alle famiglie di fare la spesa regolarmente già dalle prossime ore”.
Maurizio Micheli, presidente di Figisc-Confcommercio di Roma spiega: «A causa dello sciopero di tir e autotrasportatori, diversi distributori di carburante di Roma e del Lazio cominciano ad esaurire le scorte di benzina nei serbatoi. Il gas gpl è esaurito in diversi impianti». Da ieri mattina alcuni presìdi di autotrasportatori hanno bloccato le autocisterne ai depositi di benzina di Pomezia e di Gaeta, due dei principali depositi di approvvigionamento dei carburanti nella regione Lazio. Scioperano anche i pescatori. Nella zona di Napoli le barche sono rimaste ferme contro il carogasolio, con una ripercussione sui banchi di mercati, negozi e supermercati che hanno registrato drastici cali. Al Centro agroalimentare di Roma, che rifornisce quasi metà dei volumi distribuiti nella Capitale e nel Lazio, è venuto meno quasi totalmente l’approvvigionamento di pesce, ridotto dell’80-90%. E oggi i pescatori di tutt’Italia si sono dati appuntamento davanti a Montecitorio per un sit-in di protesta.
Valentina Ferrari