ROMA, 25 Gennaio – Tragedia ieri sera a Brescia. Una palazzina in via Franchi, al civico 7/9, è esplosa intorno alle 22 causando un morto, un ferito in gravi condizioni e diciotto intossicati. L’esplosione si è verificata probabilmente a causa di una fuga di gas. Immediato l’intervento dei pompieri, che per tutta la notte hanno fatto evacuare dagli appartamenti i residenti.
La vittima risponde al nome di Teresina Terenzi, 78 anni. L’anziana, avendo problemi deambulatori, è stata invasa dal fumo nella sua abitazione. Impotente di fronte al dramma, è deceduta prima che i Vigili del Fuoco riuscissero a portarla fuori viva. Per quanto riguarda il ferito, potrebbe essere stato proprio lui a innescare l’involontaria deflagrazione, accendendo una sigaretta. Al momento il quarantenne è ricoverato all’ospedale civile di Brescia dopo le forti ustioni riportate. In ogni caso, le Forze dell’Ordine stanno indagando sulle effettive responsabilità dello scoppio.
Viene da chiedersi: basta una sigaretta? Certo tutto può succedere, purtroppo. Ma il problema-chiave è che la suddetta palazzina risultava vecchia, di conseguenza forse non a norma. Non è un caso isolato. Molti condomini sono esplosi, causando morti, a fronte di uno stato di incuria. Del resto, in molti fumano nei propri appartamenti. Deve rappresentare un elemento di tale rischio? Inimmaginabile, assurdo. Interventi preventivi di sicurezza eviterebbero eventi del genere. Eppure ci si pensa sempre dopo, a tragedia “annunciata”. Tendenza quantomeno preoccupante.
Luca Siliquini
Fonte Immagine: liberoquotidiano.it