PALERMO, 24 Gennaio – Il Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo ha scoperto una frode all’Iva costata all’erario oltre un milione e mezzo di euro. La scoperta è avvenuta durante una verifica fiscale svolta tra alcuni rivenditore di auto di lusso. L’evasore fiscale è stato denunciato e la Procura ha disposto il sequestro di beni per un valore equivalente a quello evaso negli anni.
Le ispezioni vengono svolte regolarmente proprio per portare allo scoperto le cosiddette “frodi carosello Iva”. Si tratta di operazioni basate sull’interposizione fra il venditore europeo e la società italiana a cui realmente è destinata la merce, di imprese “cartiere” costituite con lo scopo di simulare, mediante fatture per operazioni inesistenti, l’acquisto in sospensione d’Iva dall’operatore comunitario e la successiva vendita al reale destinatario con l’applicazione dell’imposta. A perderci è lo Stato che non riceve il versamento sempre omesso perché le imprese cartiere spariscono dopo poco tempo.
Anche l’imprenditore palermitano aveva pensato di mettere in atto questa truffa. Una volta scoperta la frode, però, il legale della società è stato denunciato per truffa aggravato ai danni dello stato e per omesso versamento di Iva. Per il proprietario è stata disposta la confisca per equivalente di beni mobili e immobili, anche aziendali, e delle liquidità finanziarie nelle disponibilità dell’imprenditore. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 13 autoveicoli e un motociclo in esposizione nel salone, un immobile e le quote della società.
Mariella Laurenza