ROMA, 24 Gennaio – A dieci giorni esatti dal suo naufragio all’Isola del Giglio, la Costa Concordia continua a restituire i corpi delle sue vittime, che salgono a 15, dopo il ritrovamento di due donne avvenuto questa mattina.
Ad annunciare il recupero dei due cadaveri è stato il commissario per l’emergenza, Franco Gabrielli, che nel corso della conferenza stampa ha specificato che “i corpi erano nel ponte 4, nei pressi dell’Internet café”. E’ stato invece identificato il cadavere di Maria D’Introno, la 30enne di Biella, originaria di Corato(Bari), conosciuta come “la sposina biellese”, che da giorni compariva nella lista dei dispersi. Secondo la prefettura di Grosseto, la donna è stata ritrovata a poppa della nave e, la conferma è arrivata quest’oggi dal sindaco di Corato, Luigi Perrone, dopo aver parlato direttamente con il suocero della ragazza.
Maria si era imbarcata sulla Concordia con il marito, i cognati e i suoceri, per festeggiare le nozze d’oro di questi ultimi. A seguito del tragico naufragio, tutti i membri della famiglia hanno trovato la salvezza raggiungendo a nuoto il Porto Santo Stefano, eccetto la giovane donna, l’unica tra loro a non saper nuotare e ad avere paura dell’acqua. Disperato l’appello del marito, Vincenzo Rosselli, a soccorritori e volontari durante le ricerche per ritrovare la moglie, che lui stesso aveva visto tuffarsi col salvagente quel fatidico 13 Gennaio, prima di perdere le sue tracce.
Chiara Cavaterra