ROMA, 23 Gennaio – Tragedia ieri a Ovindoli per Edoardo Sigismondi, sciatore romano di 22 anni. Intorno alle 16, poco prima che gli impianti chiudessero, il ragazzo stava percorrendo un tratto della pista Settebello considerato piuttosto impegnativo, sicuramente a velocità elevata. Di conseguenza ha perso il controllo degli sci andando a urtare con violenza gli impianti di innevamento, i cannoni utilizzati per spruzzare neve artificiale. Lo schianto, avvenuto davanti agli occhi di un amico, si è rivelato mortale.
Sconvolti parenti e amici, increduli di fronte al fatto. “Cosa? Dado? Lo conoscevo poco ma era un ragazzo solare, tifoso di calcio e amava la musica. Non posso credere gli sia accaduta una cosa simile”, commenta un suo coetaneo,vicino di casa. “L’ho letto su internet”, afferma Martina, anch’essa coetanea, “ma qui pare che ancora non lo sappiano le persone. Frequentavamo insieme il liceo scientifico Democrito. Era un ragazzo allegro, socievole. Non abbiamo mai parlato molto, io ero taciturna. Lui aveva la sua comitiva e stavano sempre insieme. Spesso li vedevo chiacchierare ore e ore davanti alla scuola dopo che suonava la campanella”.
Un dramma che pareva annunciato. Il giovane aveva pianificato quei giorni sulla neve con entusiasmo, condividendo la sua gioia anche sul web. “Manca poco e si parte”, il suo ultimo messaggio su Twitter la scorsa settimana. Mai avrebbe immaginato che da quel viaggio non sarebbe tornato più.
Luca Siliquini