ROMA, 21 Gennaio – Il pacchetto sulle liberalizzazioni è stato approvato ieri dal Governo e le misure contenute nel decreto toccheranno i tassisti, le farmacie e i notai. L’obiettivo come ha sostenuto il presidente del Consiglio Mario Monti è di dare più efficienza e concorrenza al mercato. Ma vediamo più in dettaglio cosa e come cambierà.
Per i tassisti, da più giorni in agitazione in tutte le maggiori città italiane, il decreto prevede che a decidere delle nuove licenze sarà l’Autorità dei trasporti. Questa dovrà effettuare un’istruttoria e sentire i sindaci per capire se è necessario aumentare o ridurre il numero della licenze. “Nel caso si decidesse per un aumento – ha precisato Antonio Catricalà – ci saranno compensazioni tangibili per i tassisti”. I sindaci, che si sono schierati a fianco dei tassisti, avranno un ruolo attivo anche per gestire le licenze extra area. L’Autorità, infatti, detterà regole con l’accordo dei sindaci che gestiranno la mobilità dei taxi da una città all’altra. Ultimo punto sui taxi riguarda le licenze part time. Il governo ha deciso che un tassista potrà far lavorare un altro tassista titolare di un’altra licenza part time.
Sul fronte delle farmacie le novità riguardano l’aumento delle stesse. Da 18 mila diventeranno 23 mila con l’obiettivo di far crescere l’organico e favorire l’inserimento dei giovani farmacisti. Per i farmaci ci sarà lo sconto su quelli di fascia A che saranno pagati direttamente dal cliente mentre i farmaci di fascia C potranno essere venduti solo nelle farmacie. Ci saranno incentivi per andare a ricoprire gli 840 posti poco ambiti nelle farmacie dei piccoli comuni e l’obbligo di assumere più laureati per le farmacie con un alto fatturato.
Per quanto riguarda le professioni novità per i notai. Ci saranno 500 notai in più e salteranno le tariffe con la conseguenza che i notai dovranno presentare ai loro clienti prima i preventivi. Per i benzinai non ci saranno più contratti in esclusiva tra gestori e compagnie.
Mariella Laurenza