Maroni ospite di Fazio: non sono simpatico ai “piani alti” della Lega

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ROMA, 16 Gennaio – Pace fatta tra Maroni e Bossi dopo le tensioni dei giorni scorsi? L’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, intervistato ieri da Fabio Fazio, ha dato l’impressione di voler smorzare i toni della polemica, pur rimanendo fermo sulle sue posizioni.

Di fronte alle telecamere di “Che tempo che fa”, Roberto Maroni ha parlato di una “fatwa incomprensibile” nei suoi confronti, riferendosi al divieto di tenere comizi per un certo periodo. “C’è evidentemente nei piani alti qualcuno a cui non sono simpatico” ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno. Chiarissimo il riferimento al cosiddetto “cerchio magico” che si creato negli ultimi tempi attorno a Umberto Bossi. Il Senatùr però giura di non sapere nulla della punizione inflitta a Maroni in seguito al caso Cosentino. O almeno questo è quanto ha affermato nel corso di una telefonata con l’ex ministro, in cui lo invitava alla manifestazione di domenica 22 contro il governo, e revocava di fatto il divieto di presentarsi ai comizi. Un sostanziale dietrofront, dovuto allo scatenarsi delle reazioni indignate dei militanti contro il diktat. “Non mi interessa, so che c’è stata una decisione e poi è stata revocata sull’onda dell’affetto dei militanti verso di me”, taglia corto Maroni.

Poi esprime tutta la sua gratitudine nei confronti del popolo leghista: in centinaia hanno dato vita ad una mobilitazione in suo favore, inondando di commenti la pagina facebook dell’ex ministro. “C’è stata una risposta d’affetto e oltre 200 inviti, reazione che ha dimostrato quanto affetto c’è per me.”

Nel corso dell’intervista, Maroni si è poi soffermato sulla richiesta di un congresso della Lega, proposta arrivata dalla base dei militanti. “Il congresso è una via importante e giusta perché è la via della democrazia interna”. È la via che potrebbe consentirgli di prendere finalmente le redini del partito, scardinando le opposizioni del “cerchio magico”. Alla domanda di Fazio sulla possibile successione di Renzo Bossi al padre, Maroni preferisce non rispondere: “la questione non si pone, soprattutto in questa sede”.

Tutto lascia supporre che tra Bossi e l’ex ministro dell’Interno sia in corso una tregua armata, nonostante da entrambe le parti si cerchi di smorzare i toni.

Francesca Garreffa

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