PISA, 9 Gennaio – Sono evasi dal carcere facendo un buco nel muro e calandosi a terra con un lenzuolo usato come corda. Un metodo vecchio che però sembra funzionare ancora.
Due detenuti sono evasi questa notte dal carcere Don Bosco di Pisa ma solo per uno il piano messo in atto per sfuggire alla reclusione sembra aver dato i suoi frutti. L’altro, un nordafricano, invece, è già stato fermato. Durante la fuga, mentre tentava di saltare il muro di cinta, è caduto e si è fatto male. È stato subito raggiunto dagli agenti di polizia e ora è piantonato nel reparto di ortopedia dell’ospedale pisano.
Per l’altro evaso, un italiano, continuano le ricerche mentre la squadra mobile di Pisa sta effettuando le indagine nel carcere per ricostruire la dinamica dei fatti. Intanto dai sindacati di polizia arriva un nuovo allarme sicurezza. Critiche le parole di Giuseppe Nazzaro, vicesegretario nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria, che ha affermato come l’evasione di questa notte abbia avuto la stessa dinamica di quella avvenuta nel luglio del 2010. “E’ rimasto inascoltato il nostro allarme. Anche questa volta – ha detto Nazzaro – non ha funzionato il sistema antiscavalcamento a raggi infrarossi. Era disattivato per motivi economici?” ha chiesto il dirigente sindacale sollecitando il fatto che la polizia penitenziaria sia “messa in condizione di lavorare”.
Mariella Laurenza