TERAMO, 5 Gennaio – Ludovica Perrone ancora al centro delle indagini sull’omicidio di Melania Rea, la giovane mamma di Somma Vesuviana uccisa l’11 aprile dello scorso anno a Ripe di Civitella, nel teramano.
Gli investigatori hanno sequestrato il computer della soldatessa ritenendo che ci siano dei file interessanti e sperando di poter trovare nuovi elementi per risolvere uno dei casi di omicidio più intricati degli ultimi anni e per chiudere la fase delle indagini. Ludovica era l’amante di Salvatore Parolisi, marito di Melania e oggi in carcere per l’omicidio della moglie. Sul computer potrebbero esserci dei messaggi sfuggiti alle intercettazioni telefoniche e che non sono stati ritrovati sul pc di Parolisi. Ludovica, infatti, usava il computer per chattare con il suo amante e per questo motivo potrebbero essere rimasti salvati dei messaggi in cui la soldatessa chiedeva a Parolisi di lasciare la moglie. Messaggi che se trovati andrebbero a rafforzare il movente passionale già ipotizzato dalla procura di Teramo per l’omicidio di Melania Rea. Il computer è stato affidato ai Ros che devono analizzarlo.
Parolisi e Ludovica si erano conosciuti e innamorati al 35° reggimento RAV di Ascoli Piceno dove Parolisi era caporal maggiore e addestrava le soldatesse. Ludovica, dopo l’accaduto, è stata trasferita a Roma mentre Salvatore Parolisi resta ancora in carcere dove è detenuto dal luglio scorso.
Mariella Laurenza