ROMA, 4 Gennaio – Un lungo vertice (quattro ore, dalle 11 alle 15 circa) ha tenuto impegnato ieri il Presidente del Consiglio Mario Monti, che a Palazzo Chigi ha incontrato il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, i ministri Piero Giarda, Enzo Moavero, Corrado Passera e il viceministro Vittorio Grilli.
Oggetto del summit, rivela una nota, “l’analisi della Banca d’Italia sui temi delle liberalizzazioni, della crescita e delle questioni europee.” Durante l’incontro, il Governatore di Bankitalia ha illustrato il possibile impatto che le diverse misure adottate dall’esecutivo potrebbero avere sull’economia, ma ha anche fornito tutte le informazioni di cui è in possesso la Banca d’Italia, garantendo di mettere a disposizione per le prossime settimane tutto il “know how” di cui potrebbe avere bisogno il governo in vista dell’avvio della cosiddetta “fase due”. Nel corso del vertice informale si è parlato anche di liberalizzazioni, infrastrutture, crescita, mercato del lavoro, internazionalizzazione delle imprese, sblocco dei fondi europei e semplificazione burocratica, argomenti che saranno oggetto del prossimo Consiglio dei Ministri del 20 gennaio. Un’enfasi particolare è stata posta sulla vasta operazione di “spending review” avviata dal governo (la revisione integrale di tutte le voci della spesa pubblica), che però richiederà tempi più lunghi. Nel frattempo, l’intenzione rimane perciò quella di utilizzare il più possibile i fondi strutturali comunitari e il projet financing.
In sostanza, un summit di lavoro a tutto campo, in vista della fitta agenda europea che nei prossimi giorni vedrà il premier Mario Monti volare prima a Parigi da Nicolas Sarkozy, poi a Berlino da Angela Merkel e infine a Londra da David Cameron. Il tour de force del Presidente del Consiglio proseguirà poi con l’Eurogruppo del 23 gennaio a Bruxelles e con il successivo Consiglio straordinario Ue del 30 gennaio. Monti ha sottolineato la necessità di presentarsi a Bruxelles dopo aver fatto i “compiti a casa” promessi alla Merkel, e ciò lascia supporre che all’Eurogruppo del 23 gennaio il premier ci andrà con in tasca i primi provvedimenti del decreto “cresci-Italia”. Tra questi, un possibile intervento sul mercato del lavoro da varare già nel Cdm fissato per il 20 gennaio prossimo.
Francesca Garreffa