Faenza: chiude lo stabilimento della Omsa. Licenziate 239 dipendenti

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FAENZA, 4 Gennaio – Il nuovo anno inizia con il licenziamento per le 239 dipendenti dello stabilimento della Omsa di Faenza. Con un fax, la celebre casa produttrice di calze, di proprietà Golden Lady di Nerino Grassi, il 27 dicembre ha comunicato alle sue dipendenti il licenziamento. Da marzo 2012, quando finirà la cassa integrazione straordinaria, le dipendenti non avranno più un lavoro.

La decisione della Omsa di chiudere lo stabilimento non è dovuta alla crisi ma alla volontà di delocalizzare la produzione. Lo stabilimento verrà, infatti, riaperto in Serbia dove il costo della manodopera è più basso. L’avviso di licenziamento ha lasciato senza parole le dipendenti perché giunto appena qualche giorno dopo l’incontro svoltosi a Roma con il Ministro dello Sviluppo Economico per cercare una soluzione alternativa alla chiusura attraverso la riconversione dello stabilimento. La proprietà ha però preso autonomamente la decisione senza aspettare il nuovo incontro previsto per il 12 gennaio. Subito critiche le reazioni dei sindacati e di alcune parti politiche che si sono schierate al fianco delle dipendenti.

A sostegno delle 239 dipendenti è sceso anche il popolo della rete che ha aperto la pagina “Boicotta Omsa” su Facebook per boicottare l’acquisto delle calze del gruppo Golden Lady. Il boicottaggio era già iniziato nel 2009, quando lo stabilimento aveva messo le dipendenti in cassa integrazione. “A piedi nudi, io le calze non le compro” era il loro slogan e le dipendenti avevano fatto dei piccoli presidi davanti ai punti vendita in tutta la regione.

Mariella Laurenza  

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