ROMA,2 Gennaio – E’ tragico il bilancio che si conta alla fine dei festeggiamenti per l’entrata del nuovo anno: 2 morti e 561 i feriti. Non sono vittime di guerriglia, scontri, o di manifestazioni violente, bensì gente comune che voleva solo cominciare al meglio il nuovo anno, festeggiando e augurando i migliori auspici per il 2012. Nonostante i tanti divieti, appelli, sanzioni, e maxi sequestri, il messaggio agli italiani non è risultato chiaro.
A Napoli, Marco d’Apice, 38 anni, ha perso la vita davanti ai suoi familiari e amici dopo essere stato colpito al volto da un proiettile vagante. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno avviato le indagini, trovando a terra 9 proiettili calibro 7,65, lo stesso tipo che ha ucciso il trentottenne. Continuano le ricerche dell’omicida.
La seconda vittima è un uomo di 31 anni di Roma. L’uomo si trovava all’interno della sua abitazione nel quartiere San Basilio, accendendo la miccia di un petardo artigianale mal confezionato ha causato l’esplosione anticipata dello stesso, provocando un effetto a catena, con gli altri botti situati nelle vicinanze e un boato tale che ha fatto vibrare l’intera palazzina. Nell’incidente l’uomo ha perso la vita e sono rimasti feriti anche due bambini.
Nel resto d’Italia, a causa di petardi si contano numerosi feriti gravi. A Palermo un ragazzino ha perso tre dita, nel foggiano un uomo l’occhio destro, a Taranto ad un militare di 23 anni gli è stata amputata la mano, e a Grugliasco, in provincia di Torino, un rumeno è stato ucciso a coltellate dopo una lite scoppiata nel bel mezzo dei festeggiamenti.
Ben il 13,5% dei 561 feriti ha meno di 12 anni, una statistica che dovrebbe far riflettere.
Emanuele Verdone