L’ultima trovata di Sgarbi: vuole un vicesindaco donna e di bell’aspetto

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ROMA, 30 Dicembre – A prima vista sembrerebbe soltanto l’ultima delle sue celebri provocazioni, la nuova iniziativa lanciata dal critico d’arte e sindaco della cittadina siciliana di Salemi, Vittorio Sgarbi.

Nell’indire il concorso pubblico per la nomina del nuovo vicesindaco, il primo cittadino di Salemi ha specificato le caratteristiche che dovrà possedere colui, anzi colei, che lo affiancherà nell’amministrazione del comune trapanese. Appare evidente che non tutti potranno ambire a tale carica, visto che i requisiti (obbligatori) sono i seguenti: sesso femminile, età compresa tra i 25 e i 45 anni, “capacità intellettuali e un aspetto gradevole. Proprio sull’ultimo dei requisiti richiesti si è scatenato il putiferio che ha condotto il sindaco di Salemi nell’occhio del ciclone.

“E’ la prima volta in Italia che si fa una selezione pubblica per la nomina di un vicesindaco. Dopo un incontro con i consiglieri comunali di maggioranza, verificate le difficoltà politiche per la scelta, ho pensato a una soluzione che superi i confini della politica tradizionale e il disorientamento dei partiti”, ha dichiarato Sgarbi. Non è però la prima volta che in politica, fa la sua comparsa il discusso sistema del “casting” per la scelta delle candidature, sistema riservato ovviamente alle sole donne. “La decisione di indicare una donna – ha aggiunto Sgarbi – risponde alle necessità di garantire le quote rosa e le pari opportunità. Sono invitate a partecipare al concorso le donne che non abbiano esplicite implicazioni di partito.”

Sincera preoccupazione per l’equilibrio delle quote rosa o pura e semplice provocazione? In ogni caso, non è mancata la reazione agguerrita dei movimenti rosa. La fondatrice di Se non Ora Quando, Alessandra Notarbartolo, ha così commentato l’ultima trovata di Sgarbi: “A parte la evidente incostituzionalità, visto che esiste una legge che regola le quote rosa, a parte il chiaro contrasto con le pari opportunità, che ricordo non valgono solo per le donne ma per tutte le categorie con difficoltà di rappresentanza, i criteri di ammissibilità al concorso sono vergognosi. Trovo gravissimo che il sindaco Sgarbi possa fare impunemente una dichiarazione del genere.”

Intanto, a confermare la seconda ipotesi, oltre alla smentita del numero due di Fli, Italo Bocchino, e del sindaco di Castelvetrano Giovanni Pompeo – entrambi negano di essere stati contattati per fare parte della commissione esaminatrice del concorso – è arrivata anche la dichiarazione dell’assessore al Turismo e Musei di Salemi, Bernardo Tortorici di Raffadali. “E’ una provocazione bella e buona alla scarsezza della politica e alla qualità della politica locale che non riesce ad individuare il vicesindaco della nostra città”, ha detto l’assessore, che ha poi aggiunto: “Rimango stupito che ogni dichiarazione che rilascia Vittorio abbia un’ eco nazionale così importante.”

Sembra però che nel frattempo la mail di Sgarbi sia stata inondata di curriculum provenienti da tutta Italia: rimarranno deluse tutte le candidate che speravano di aggiudicarsi la poltrona di vicesindaco del comune trapanese.

Francesca Garreffa

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