REGGIO CALABRIA, 28 Dicembre – Attirava ragazzini di età inferiore a 14 anni in casa con la scusa della playstation e poi abusava sessualmente di loro. È quanto avveniva a Reggio Calabria dove un filippino 34enne E.R., queste le sue iniziali, è stato arrestato con l’accusa di violenza aggravata e continuata su minori e di prostituzione minorile.
L’indagine dei Carabinieri è partita a seguito della denuncia della madre di uno dei bambini che aveva trovato una banconota da 20 euro nei pantaloni del figlio. Non conoscendone la provenienza, ha chiesto spiegazioni al bambino che ha risposto di aver ricevuto quei soldi da uno straniero come compenso per dei massaggi. I bambini, infatti, una volta a casa del filippino venivano massaggiati in tutto il corpo, comprese le parti intime. A volte il filippino faceva vedere loro dei film pornografici dicendo che i protagonisti stavano facendo “Bunga-Bunga” e che avrebbe voluto fare lo stesso con loro. Prima di lasciarli andare dava loro del denaro in cambio del silenzio.
L’arresto è scattato dopo che i Carabinieri hanno ritenuto attendibili le dichiarazioni dei bambini verificando l’esatta corrispondenza delle descrizioni che questi avevano rilasciato sull’arredamento dell’appartamento e dopo aver ascoltato alcune conversazioni del filippino con un bambino, in cui appariva chiaro il suo interesse per i minori. Il fermo si è reso necessario anche per la possibilità di fuga dell’arrestato che secondo concreti elementi era già pronto a lasciare l’Italia per far ritorno al suo paese d’origine.
Mariella Laurenza