MESSINA, 20 Dicembre – Un’altra vittoria dello Stato italiano contro la lotta alla mafia. Questa mattina un’operazione degli agenti della polizia di Messina ha portato in manette sei persone, di cui cinque in carcere e uno ai domiciliari, tutte ritenute membri del clan Mangialupi, nota organizzazione criminale dedita ad un’intensa attività di spaccio e con forti legami con la ‘Ndrangheta e la Camorra.
Tra gli arrestati i fratelli Giuseppe e Antonino Cutè che secondo gli inquirenti gestivano una vera a propria centrale dello spaccio all’ingrosso di droga nella loro abitazione nel quartiere Mangialupi a Messina. In manette è finita anche una donna, compagna di uno dei fratelli Cutè. Dovranno rispondere di associazione mafiosa, produzione, traffico e spaccio di droga.
Le indagini che hanno portato alle ordinanze restrittive erano iniziate nel settembre 2010. Lo scorso 20 aprile 2011, l’operazione Murazzo, aveva portato in carcere altri otto presunti affiliati accusati di associazione a delinquere e spaccio di droga. Le indagini si erano concentrate soprattutto su Antonino Trovato e Letterio Campagna, presunti elementi di spicco della cosca.
Emanuele Verdone