FIRENZE, 17 DICEMBRE – È iniziata nel primo pomeriggio la manifestazione di cordoglio organizzata dalla comunità senegalese di Firenze, un corteo che ha attraversato il capoluogo toscano per ricordare le vittime della violenza insensata di Gianluca Casseri, l’estremista neofascista che il 13 dicembre ha ucciso due persone, ferendone altre tre.
La manifestazione ha richiamato un’interminabile folla: italiani ed extracomunitari si sono uniti nella commemorazione delle vittime della xenofobia e nell’esprimere solidarietà alle famiglie.
Tra i manifestanti spiccano diverse personalità del mondo della politica, giunte a testimoniare la loro solidarietà al popolo senegalese, toccato profondamente dalla tragedia. Oltre al sindaco di Firenze Matteo Renzi che non ha mai fatto mancare la sua presenza in questi due giorni di lutto cittadino, anche Bersani, la Bindi e Vendola, a cui si sono uniti il ministro della comunicazione ed il sottosegretario alla presidenza del consiglio del Senegal.
Il corteo era aperto da amici e familiari delle vittime, cartelli con le foto di Samb Modou e Diop Mor issati in alto a commemorare chi non potrà essere più presente, chi ha visto spezzato a pochi giorni dalla sua realizzazione il sogno di rivedere la famiglia, e osservare il volto di una figlia che non ha mai potuto abbracciare.
Il corteo si è chiuso a tarda serata in piazza Santa Maria Novella, dove l’imam ha intonato le preghiere per i defunti ed il portavoce della comunità senegalese ha ringraziato gli intervenuti per la partecipazione, non senza che un gruppo di contestatori abbia trovato il modo di disturbare la manifestazione, criticando violentemente la presenza di Renzi.
Matteo Borile