FIRENZE, 14 Dicembre – Lutto cittadino a Firenze per la strage avvenuta ai danni di cittadini senegalesi nella giornata di ieri. L’agguato in due zone differenti del centro della città è stato teso da un 50enne, Gianluca Casseri, appartenente ad ambienti neo fascisti. Due sono state le vittime mentre tre sono stati i feriti in modo grave. L’uomo si è poi in seguito suicidato nella sua auto all’interno di un parcheggio sotterraneo nelle vicinanze di piazza San Lorenzo. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’azione di Casseri sia stata premeditata, provocando dunque la morte di Diop Mor, 54 anni e Samb Modou, di 40 anni. Sicuramente il gesto è di natura xenofoba secondo gli inquirenti.
“Firenze ha gli anticorpi per fermare chi predica l’odio e il razzismo, c’è chi fomenta l’odio contro il diverso, chiunque sia il diverso. Ma questa non è Firenze. La città di cui sono orgoglioso di essere sindaco è la città aperta, plurale, la città dei corsi di alfabetizzazione per i bambini stranieri e di formazione professionale per gli immigrati. Temo il fanatismo che produce violenza, che semina morte. Ma non credo alle reazioni violente, per due ragioni. Questa non sembra l’azione di un gruppo, ma la follia xenofoba e razzista di un gesto isolato. Quella senegalese è una comunità storica, il loro leader è stato anche consigliere comunale. Gestiremo insieme questo passaggio delicato”, queste le parole del sindaco di Firenze, Matteo Renzi che ha proclamato per la giornata di oggi il lutto cittadino.
Serrande abbassate, fiori, bancarelle chiuse e numerosi cartelli di denuncia contro il razzismo, questa è l’aria che si respira oggi nella città toscana. I feriti sono comunque fuori pericolo come riferiscono fonti sanitarie, il primo operato nella notte all’addome è tuttora in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita mentre il secondo anch’esso in prognosi riservata, è fuori pericolo. Grave sdegno però è stato espresso dal governo senegalese per la morte dei propri connazionali che intende ora fare luce su quanto accaduto. Intanto procedono le indagini condotte da Paolo Canessa, e sono state inoltre perquisite le due abitazioni dell’omicida, a Pistoia e Firenze. Scomparso l’hard disk dal computer di Casseri, indizio che farebbe supporre l’omicidio non un raptus. Presa in esame c’è anche una registrazione video acquisita attraverso le telecamere di sicurezza nel parcheggio sotterraneo dove il 50enne di è suicidato.
Sospese in città tutte le cerimonie pubbliche ed è prevista per sabato, ma ancora incerta, una manifestazione di solidarietà. L’interesse principale del sindaco è al momento l’interesse delle scuole, affinché i giovani combattano il razzismo.
Sabrina Spagnoli