Manovra: Il Governo taglia gli stipendi dei parlamentari

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ROMA, 12 DICEMBREI tagli agli stipendi dei parlamentari ci saranno. A rivelarlo il democratico Pier Paolo Baretta, uno dei due relatori del decreto “salva-italia”: “Potrebbe arrivare un emendamento del governo o di noi relatori”. La maggioranza presenterà un emendamento per cancellare il comma 7 dell’articolo 23, così da accelerare i tempi per il “livellamento retributivo” degli stipendi dei parlamentari italiani a quelli dei colleghi europei. Si resta in attesa degli esiti del confronto sugli stipendi degli altri Parlamenti Ue, di cui si sta occupando l’Istat. “Il punto di fondo è che non può essere il governo a recepire i risultati ma deve essere il Parlamento”, ha proseguito Baretta. In ogni caso i tagli non avverranno subito, come prevede la norma della manovra che fissa la riduzione a partire da gennaio.

Il presidente della Camera Fini prova a rassicurare e ad delimitare le polemiche: “La commissione dell’Istat terminerà il proprio lavoro nel più breve tempo possibile, mi auguro che lo faccia nelle prossime settimane, dopo di che le due Camere tradurranno in apposite norme interne il risultato dei lavori”.Fini prosegue dichiarando che “quella norma  è scritta male, il governo ne è perfettamente consapevole”, quindi, “va corretta”.

I parlamentari italiani percepiscono 12mila euro di “trattamento economico” mensile lordo, mentre la media europea è di circa 5.339 euro. Ma se sulle indennità non ci sono grandi differenze, l’abisso è soprattutto su assegni di fine mandato e vitalizi sui quali è in corso un profondo esame di verifica. Un adeguamento all’Eurozona porterebbe ad un taglio di oltre il 50% delle retribuzioni, obiettivo questo del governo Monti. “Non ho nessun dubbio sul fatto che i parlamentari debbano fare la loro parte. L’autonomia del parlamento comunque va salvaguardata”, ha dichiarato Cesare Damiano del Pd.

L’ex ministro Pdl Mariastella Gelmini: “Ormai anche tra i parlamentari c’è ampia condivisione sulla necessità di equiparare gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli dei colleghi europei. Non è un rinvio, questo taglio ci sarà e c’è una Commissione che sta lavorando in merito”.

Sul web il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi espone sul suo profilo Facebook un punto di vista “alternativo”: “Spero sinceramente che si tratti di una bufala . Ma è davvero possibile che i parlamentari italiani stiano cercando di far saltare dalla manovra la parte che riguarda il loro (piccolo) contributo ai sacrifici? Noi amministratori per chiudere i bilanci facciamo i salti mortali per evitare di tagliare i servizi ai cittadini. E i signori che siedono in Parlamento fanno i giochino sulle loro indennità che sono le più alte d’Europa? Mi accuseranno di demagogia, ma se è vero loro sono senza vergogna”.

Sabrina Brandone

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