NAPOLI, 8 DICEMBRE – La “Primula Rossa” della camorra, Michele Zagaria, 53 anni, numero uno del clan dei casalesi, è stato catturato dopo 15 anni di latitanza. Le manette sono scattate dopo perquisizioni effettuate all’alba in diverse abitazioni di persone considerate particolarmente vicine al clan dei Casalesi a Casapesenna, nel casertano.
Zagaria si nascondeva in un bunker ricavato sotto terra, a cinque metri di profondità, ricavato nel sottosuolo di uno stabile al centro del paese di Casapesenna, dove da anni aveva trovato rifugio. I poliziotti per arrivare a lui hanno dovuto scavare nel cemento armato con una trivella. Più di cento gli agenti sono stati impiegati nell’operazione, coordinata dal vicequestore primo dirigente del servizio centrale operativo Vittorio Pisani.
Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha giudicato l’arresto del boss Zagaria “un grandissimo successo dello Stato”, considerando la cattura del latitante, un colpo “non solo al clan dei casalesi, ma all’intera organizzazione camorristica”. Ha inoltre ringraziato “lo straordinario lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura”. “E’ la liberazione da un incubo e da un mito”: sono le parole del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e anche del procuratore di Napoli Giandomenico Lepore, che considera la cattura del boss come “Un meraviglioso regalo “, visto l’avvicinarsi della pensione.
Il capo della Polizia Antonio Manganelli ha dichiarato che ”Ora deve iniziare una fase di liberazione dei cittadini, che prevede il totale ripristino della legalità nelle zone controllate dai Casalesi”. Apprezzamento anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano “per l’importante risultato conseguito nel contrasto alla criminalità organizzata”.
Il premier Mario Monti ha voluto sentire telefonicamente il ministro dell’Interno Cancellieri per congratularsi. Ha inoltre diramato una nota: “E’ una bella giornata per la Campania e per tutte le persone oneste. Il risultato di oggi rappresenta uno stimolo e dà coraggio a quanti sul territorio e nel Paese sono pronti a contrastare la criminalità organizzata”.
Il boss della camorra Michele Zagaria era ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina e altri reati. Nelle prossime ore sarà trasferito a Novara, dove sarà detenuto in regime di 41 bis.
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Sabrina Brandone