RAGUSA, 4 Dicembre – George Catalin Bondaret, è lui il romeno di 22 anni, che per un presunto tradimento, ha torturato la fidanzata di soli 16 anni, servendosi anche di scosse elettriche. Un dolore lento e quotidiano, ha dovuto sopportare la giovane romena, costretta a soffrire in silenzio le sevizie e le torture che il giovane praticava da tempo.
I due avevano allacciato una relazione da un po’ di anni, ma solo dalla fine del 2009 avevano deciso di provare a convivere. Una relazione durata pacificamente solo qualche mese, poi nell’uomo si insinua il tarlo della gelosia, il dubbio del tradimento che gli acceca la vista e comincia il calvario per la donna con una serie di punizioni corporali che il violento fidanzato le infliggeva. Calci, botte, colpi di cinture e spranghe di ferro sulle braccia e sulle gambe fino ad arrivare a tagli sugli arti superiori provocati dalle lame taglienti di una forbice da cucina.
Mai il coraggio di chiedere aiuto a famiglia o amici, fino al termine dell’ennesima violenza, dove è stato necessario ricoverare la ragazza in ospedale. Qui le sono state riscontrate, oltre ad ecchimosi ed ustioni in varie parti del corpo, la rottura di un dente ed una frattura ad una costola. I medici hanno previsto una diagnosi di 25 giorni, salvo complicazioni.
Il giovane è stato arrestato ed è ora nel carcere di Ragusa a disposizione del pm Claudia Maone. In Romania, in casi simili si rischia una pena superiore ai 10 anni di carcere, ma il codice italiano è più indulgente.
Emanuele Verdone