NAPOLI, 29 Novembre – La rapina subita sabato notte dalla fidanzata di Lavezzi, Yanina Screpante, è solo l’ultimo episodio spiacevole che ha coinvolto i calciatori del Napoli. Prima di lei erano stati presi di mira Hamsik e Cavani. I calciatori sono preoccupati, i tifosi timorosi di perdere i loro fenomeni ma, al momento, non ci sono elementi di vera preoccupazione assicura il Procuratore.
26 Novembre rapina a mano armata per rubare un Rolex a Yanina Screpante, fidanzata del Pocho Lavezzi; in Ottobre è stata svaligiata la villa a Pozzuoli di Cavani costringendolo a vivere in un albergo super controllato; il 22 Novembre dello scorso anno rapina a mano armata alla moglie di Hamsik, incinta del secondo figlio.
Dopo questi episodi i calciatori e i napoletani iniziano a temere che la camorra sia contro la società Napoli e voglia far scappare i suoi giocatori più rappresentativi. Il motivo scatenante sembra quello di voler “punire” il presidente De Laurentis per aver tagliato ogni rapporto con le frange più estreme della tifoseria partenopea.
Dopo la rapina di sabato sera, Yanina Screpante aveva riportato la sua collera su Twitter definendo Napoli “una citta di m….” scatenando l’ira dei cittadini napoletani. Subito dopo lo sfogo erano seguite le scuse: “chiedo scusa a tutta la città, il mio era solo una sfogo di una ragazza impaurita, terrorizzata per aver subito una rapina con una pistola puntata in faccia”. Immediatamente sul social network è scattata una reazione opposta alla precedente da parte dei tifosi del Napoli dando ragione alla ragazza e c’è addirittura chi ammette che “Napoli è una città di m… e se il Pocho se ne vuole andare lo capisco perfettamente”.
Il Procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore rassicura tutti affermando: “Non c’è nessun elemento che possa far pensare ad un disegno contro la squadra e la società di calcio Napoli”. E aggiunge che: “Se una persona va in giro con un Rolex… in una città queste cose possono capitare”.
Intatto la Procura di Napoli insieme alla Guardia di Finanza oggi ha chiuso una maxi operazione contro i bagarini della Campania. Nonostante sia in vigore da tempo la tessera del tifoso, nella regione Campania esistevano ancora molti bagarini e circolavano molti biglietti falsi di eventi sportivi e spettacoli vari. Il timore al momento è che ci siano in giro anche le falsificazioni delle tessere del tifoso.
Francesco Cianni