TERAMO, 28 NOVEMBRE – Salvatore Parolisi resta in carcere. Lo ha deciso, pochi minuti fa, la Corte di Cassazione di Teramo che ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal tribunale del Riesame dell’Aquila, emessa nei confronti del caporalmaggiore di Frattamaggiore. La decisione viene al termine di una giornata campale per il delitto Rea.
L’impianto difensivo portato avanti dai legali del militare,Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, si fonda sui difetti di motivazione nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 20 luglio scorso. dal gip di Teramo.
Secondo il pool legale Parolisi, l’uomo non avrebbe assassinato Melania Rea perché lo scorso 18 aprile, giorno del macabro uxoricidio nel bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella (Teramo), indossava una t-shirt a maniche corte, mentre le indagini hanno refertato sulla anca destra della moglie una striscia di sangue che sarebbe stata lasciata da un polsino di un maglione a manica lunga con particolari zigrinature. Un’articolata tesi difensiva che la Cassazione, bocciando il ricorso, evidentemente non ha nemmeno preso in considerazione.
Tore Parolisi, professione addestratore reclute presso il Rav Piceno, è in carcere da 181 giorni, ma i dubbi sull’esecutore materiale dell’omicidio restano.
Redazione