ROMA, 26 Novembre – Assassinata con tre coltellate, due al petto e una alla gola, forse da un tossicodipendente in cerca di soldi. Così ha perso la vita Rita Morelli, 36 anni, originaria di Spoltore nel pescarese, da 5 anni negli Stati Uniti dove studiava arte e letteratura.
Il cadavere della donna è stato ritrovato mercoledì sera dal fidanzato, nell’appartamento che i due condividevano dal 2005 a New York, nella parte spagnola del quartiere di Harlem. Rita Morelli studiava al College Hunter e, per mantenersi, lavorava come cameriera in un ristorante italiano di Manhattan. Si sarebbe laureata il prossimo anno.
La sera di mercoledì la donna non era al lavoro: era la vigilia de giorno del Ringraziamento e il locale era chiuso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe stata prima strangolata e poi colpita con tre pugnalate, probabilmente da un tossicodipendente che voleva rapinarla. Qualche ora prima i suoi vicini di casa l’avevano vista in compagnia di un uomo nella veranda dell’appartamento di fronte. “Sembrava calma, ma quello non era il suo ragazzo”, ha riferito agli investigatori il vicino di casa Lee Stefanis, che conosceva Rita e l’aveva vista poco prima uscendo dall’edificio. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento della donna, al numero 205 della 12ma strada. Il suo fidanzato è stato interrogato a lungo dalla polizia, ma per il momento non risulta né indagato né sospettato.
Secondo il New York Police Department è da più di 20 anni che un italiano non veniva assassinato nella Grande Mela.
Francesca Garreffa