Rifiuti in Calabria: alla sbarra anche il sindaco di Casignara Pietro Crinò

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REGGIO CALABRIA, 24 Novembre – Ha condotto a quattro avvisi di garanzia ed arresti domiciliari l’operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria e del Noe sul traffico illecito di rifiuti. Tra questi figura anche Pietro Armando Crinò, 62 anni, sindaco di Casignana, un paesino di 821 abitanti. Le misure custodiali sono state emesse dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia.

Dall’indagine è emerso che nella discarica di Casignana, nella quale confluiscono i rifiuti della zona della Locride compreso il capoluogo reggino, venivano scaricati rifiuti solidi urbani non conformi alle disposizioni dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale calabrese.

La discarica, il cui valore è stato stimato in dieci milioni di euro, è stata prontamente sequestrata dagli inquirenti. I sigilli del sequestro sono stati messi anche alla società che gestisce la discarica, la Zetaemme sas. È stato riscontrato inoltre, che a causa dell’assenza di recinzioni, bovini e ovini pascolavano liberamente nelle campagne limitrofe alla struttura, altamente contaminate da percolato.

Elisa Renna

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