GENOVA, 24 Novembre – Aveva denunciato la Società Autostrade nel 2006 per il troppo rumore che gli impediva di dormire e gli causava gravi problemi alla salute. Dopo 5 anni Angelo Valente, genovese di 82 anni, sarà risarcito per danni non patrimoniali e l’autostrada dovrà provvedere ad installare appositi pannelli fonoassorbenti per diminuire il rumore.
Un tratto d’autostrada che passa proprio sotto la finestra di casa non è il massimo e dopo molti anni la calma si può perdere. Tutto ha inizio nel 1975 con il raddoppio del tratto autostradale Genova-Voltri, un’opera successiva all’acquisto dell’appartamento da parte del signor Valente. Da quel momento il traffico e il rumore andava aumentando ogni giorno di più tanto da costringere l’anziano a non poter aprire mai la finestra che dava sull’autostrada né d’estate né d’inverno. Anche chiacchierare in salotto era impossibile perché il rumore era davvero troppo.
Stress, insonnia, tensione ed esasperazione psicologica portano l’uomo, con il passare degli anni, ad ammalarsi e a dover prendere medicinali per riuscire a dormire. Cosi nel 2006 l’anziano, che aveva già chiesto al tribunale 68 mila euro di risarcimento danni, si rivolge al tribunale civile di Genova e denuncia la Società Autostrade. Oggi finalmente, dopo 5 anni di processo, Angelo Valente ha avuto giustizia, anche se parziale. Il tribunale, infatti, ha riconosciuto l’effettivo rumore causato dall’autostrada e ha condannato la Società ad un risarcimento di 10 mila euro al signor Valente per danni non patrimoniali, mentre non gli è stato riconosciuto nessun danno morale e biologico.
Nella sentenza del tribunale si legge inoltre che “l’autostrada dovrà adottare strumenti idonei a ricondurre le immissioni acustiche nei limiti di tollerabilità”. In parole meno giuridiche il tribunale ha imposto alla Società Autostrade di installare dei pannelli fonoassorbenti per diminuire i rumori emessi dal passaggio delle autovetture.
Francesco Cianni