LECCE, 22 Novembre – sarebbe stata violentata dai suoi due amici nei bagni della stazione di Lecce la studentessa brindisina che aveva trascorso, ieri, una giornata di relax, shopping e alcool nella città pugliese. I fatti sono ancora da accertare e i ragazzi ancora in libertà ma su di loro sta indagando la squadra mobile.
È finita nel peggiore dei modi quella che doveva essere una bella giornata passata tra amici. La vittima, una sedicenne di Brindisi, e i due amici, uno suo coetaneo e l’altro di 18 o 19 anni, avevano preso il treno da Brindisi diretto a Lecce per trascorrere una giornata rilassante. La mattinata era trascorsa tra lunghe passeggiate, risate e tante birre, forse troppe. Una bottiglia tirava l’altra, i ragazzi non avevano mai le mani vuote e cosi per tutta la giornata.
Secondo la ricostruzione della giovane, i tre amici volevano riprendere il treno diretto a Brindisi intorno le 14.30. I tre sono in stazione e la ragazza deve andare in bagno, gli amici la seguono e proprio in quel luogo scatta la violenza e lo stupro di quelli che dovevano essere amici e invece si sono trasformati in “mostri”. L’altoparlante, i treni sui binari, la confusione della gente ha impedito di alle urla della ragazza di essere ascoltate cosi che la violenza poteva concludersi. I due ragazzi, commesso il fattaccio sono scappati sul treno lasciando la vittima da sola in bagno. Più tardi anche lei prova a salire sul treno ma non ce la fa, sta male e viene soccorsa immediatamente dai controllori e poi trasportata all’ospedale Vito Fazio dal 118.
In ospedale la ragazza è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso e intanto ha raccontato la sua versione, che è quella descritta sopra, alle forze dell’ordine. “ero ubriaca e non sono riuscita ad impedirglielo” è stato il commento a caldo della ragazzina.
I fatti sono ancora da accertare e la dinamica ancora frammentaria e da ricostruire. I fatti man mano verranno a galla, la squadra mobile sta indagando sui due ragazzi e sta cercando di trovare qualcosa di utile nelle immagini girate dalle telecamere a circuito chiuso installate nella stazione. Per i due “giovani mostri” ancora non è stato preso nessun provvedimento e non verrà fatto fin quando il pubblico ministero non avrà accertato i fatti.
Francesco Cianni