ROMA, 17 Novembre – Il nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti ha presentato a Palazzo Madama, dove in serata si voterà la fiducia, il suo programma di governo. La platea era formata dai senatori che per quasi 50 minuti hanno ascoltato il suo discorso, interrotto ben 17 volte dagli applausi bipartisan, Lega Nord esclusa.
Se si seguiranno le linee guida incentrate sulle tre parole chiave “rigore, crescita ed equità sociale, lo spread calerà” ha chiosato il Premier. Ha poi presentato quelli che saranno i primi provvedimenti del suo governo: il reinserimento dell’Ici (la tassa sulla prima casa di proprietà), il contenimento dei costi della politica, la lotta all’evasione fiscale che si potrà vincere grazie all’utilizzo della moneta elettronica. Come conseguenze dell’ultimo punto, ci saranno un recupero del sommerso e un abbassamento delle aliquote. Anche per le pensioni ci saranno delle novità. A tal proposito Monti si è limitato ad affermare: “ci sono troppe disparità tra generazioni, categorie e aree di privilegi, un intervento sarà assolutamente necessario”.
Il mercato del lavoro verrà rivoluzionato puntando alla crescita della produttività e con un’occhiata di riguardo ai giovani e alle donne, per le quali si prevede una tassazione differenziata per favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro senza danneggiare la natalità. Un accenno all’Europa fa di Monti un vero statista: “Non vediamo i vincoli dell’UE come imposizioni, non c’è un loro e un noi. L’Europa siamo noi”. Incassato l’applauso finale, Monti si reca a Montecitorio per consegnare il programma che presenterà nella giornata di domani.
ROMA| Berlusconi “Governo Monti sospensione della democrazia”
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Elisa Renna