ROMA, 5 NOVEMBRE – Sono 6 e non 7, come era stato precedentemente comunicato, le persone che hanno perso la vita nell’alluvione a Genova. La Prefettura ha rettificato il numero in seguito a una segnalazione del Corriere Mercantile. Le forze dell’ordine hanno accertato che il 21enne S. C., inizialmente dato per morto e invece vivo e in buona salute.
Già nel 1970 il capoluogo ligure era stato devastato da un’alluvione: il 7 e 8 ottobre i torrenti Polcevera, Leira e Bisagno, strariparono in più punti, piogge molto intense e localizzate (tipiche della costa ligure), accumularono circa 900 mm d’acqua in 24 ore. La più colpita fu Genova, ma gravissimi danni ebbero anche altri 20 comuni delle province di Genova. Allora le vittime furono 44, di cui 35 morti e 8 dispersi. Gli sfollati oltre 2000.
Quarant’anni dopo la storia si ripete. I torrenti sono esondati dopo che da mezzanotte si sono rovesciati sulla città oltre 550 millimetri di pioggia. E questa volta in sei hanno perso la vita: Shpresa Djala, 29 anni, di origine albanese, con le figlie Gioia, 8 anni, e Gianissa, 11 mesi; Angela Chiaramonte, 40 anni; l’edicolante Evelina Pietranera, 50 anni e la giovane Maria Costa, 19 anni. Il 21enne, in un primo momento dato per morto non sarebbe invece tra le vittime. I corpi delle vittime sono stati portati all’obitorio dell’Ospedale San Martino di Genova. Dopo le 19 sulla città è ripresa una pioggia battente. La situazione è allarmante, Genova è nel caos: la pioggia che ha bersagliato la città nelle ultime ore ha causato forti disagi al traffico, allagamenti ed esondazioni. In molte zone di Genova ci sono black out elettrici. Circa 50 studenti sono ancora bloccati all’interno dell’istituto Majorana. I mezzi di trasporto sono in tilt.. La viabilità ferroviaria procede a rilento. La drammatica situazione a Genova ha anche portato all’annullamento di diversi eventi previsti per il weekend.
A Genova, è stata confermata la chiusura delle scuole. Il Comune, intanto, ha attivato un numero verde, da utilizzare esclusivamente per segnalare emergenze: 800 177 797.
Alessia Ribezzi