ROMA, 3 Ottobre – Sono 11 le persone arrestate dalla Polizia di Stato a Taranto. Gli uomini, tutti appartenenti al clan Scarci, sono accusati di associazione mafiosa, porto e detenzione di armi ed esplosivi, estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, atti di concorrenza con violenza e minaccia e pesca di frodo con esplosivi.
Altre sette persone sono indagate, tra cui anche Marianna Scarci, (nipote del boss) la ballerina diventata famosa con il reality “Amici” di Maria De Filippi. La ragazza, insieme al fratello Michele (ex giocatore delle giovanili del Taranto Calcio) sono stati denunciati a piede libero per intestazione fittizia di beni: i due, risultano amministratori dello stabilimento balneare “Lo Squalo Beach” di Scanzano Jonico (MT).
Tra le persone finite in manette nell’operazione “Octopus”: i fratelli Scarci, Francesco, Giuseppe e Andrea, Luciano Scarci e Salvatore Scarci (figli di Giuseppe) e altre persone appartenenti al clan. Contestualmente agli arresti, è stato eseguito il sequestro preventivo dei beni afferenti al patrimonio degli Scarci. Precisamente, lo stabilimento balneare “Lo Squalo Beach”, un magazzino che veniva usato come deposito per la commercializzazione di prodotti ittici, due chioschi bar nello stadio di calcio “Jacovone” e 50 chilogrammi di esplosivo.
Questi provvedimenti concludono la lunga indagine avviata dalla Squadra Mobile di Taranto nel 2009,e ricostruiscono l’attività criminosa di quella che viene definita la storica associazione di stampo mafioso di Taranto. Dalle indagini, è emerso che il capo clan Francesco Scarci, 59 anni, già condannato nei maxiprocessi “Ellesponto”, per associazione mafiosa e detenzione illegale e importazione di cocaina, stava cercando (fortunatamente senza esito) di entrare a far parte della società A.S. Taranto Calcio e nel traffico di stupefacenti dalla Repubblica Dominicana. Una dodicesima persona è sfuggita all’ arresto.
Alessia Ribezzi