Yara Gambirasio: lettera anonima suggerisce possibili risposte nel cantiere

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BERGAMO, 27 SETTEMBRE – È di oggi una lettera anonima arrivata a “L’eco di Bergamo”, che suggerisce di insistere nell’area del cantiere di Mapello, per cercare risposte sull’omicidio di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra scomparsa, e ritrovata deceduta poche settimane dopo.

Già da tempo, le ricerche insistevano nel suddetto cantiere, “Non mollate la pista del cantiere, i cani non sbagliarono”, recita in alcuni passi la lettera. “Mohamed sa di un uomo visto nel cantiere a novembre che minacciava, sa che Yara è stata caricata da un furgone bianco”. “Sa che Yara non è rimasta sempre nel campo di Chignolo, ma ci è stata portata dopo, e che l’uomo su un’auto (…) era presente di nuovo una settimana prima del ritrovamento”, queste le altre informazioni riportate nella lettera.

Mohamed Fikri, nominato nella lettera, è l’operaio ritenuto colpevole dell’omicidio della ragazza, in seguito rilasciato poiché ritenuto innocente. La cassazione ha recentemente accolto il ricorso dei legali di Fikri, che annulla l’ordinanza di fermo per il loro assistito, insistendo sulla mancanza di indizi.

Una svolta nelle indagini, che forse potrebbe finalmente avvicinarci alla tragica verità.

Sabrina Spagnoli

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