ROMA, 25 LUGLIO – Sally Ride, la prima donna americana a diventare astronauta, è deceduta ieri all’età di 61 anni. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, l’ha ricordata come “un’eroina nazionale e un potente modello, di ispirazione per generazioni di ragazze desiderose di raggiungere le stelle”. Adesso che è venuta a mancare a causa di un cancro al pancreas, probabilmente ispirerà migliaia di altre persone: si è infatti scoperto che Sally Ride era lesbica. Da quasi 30 anni aveva una compagna segreta, ha svelato l’associazione da lei fondata (Sally Ride Science) con una nota: “Oltre a Tam O’Saughnessy, la sua compagna di 27 anni, Sally lascia la madre, Joyce, la sorella Bear, la nipote Caitlin e il nipote Whitney”.
Ride e O’Saughnessy si sono conosciute a 12 anni a un corso di tennis, ed erano diventate amiche. Poi la futura astronauta aveva scelto la carriera accademica laureandosi in fisica, e aveva partecipato al programma astronauti, mentre l’amica era diventata tennista professionista arrivando anche a partecipare a Wimbledon e agli Us Open a inizio anni Settanta. Poi divenne professore di psicologia all’università di San Diego e vicepresidente e direttore esecutivo della fondazione.
Ride non amava molto parlare di sé anche di altri aspetti della sua vita: “Nessuno fuori dalla famiglia sapeva del cancro”, ha detto la sorella Bear, intervistata da Buzzfeed, “per ben 17 mesi nessuno ha saputo”. Riguardo all’orientamento sessuale la sorella, che si dichiara gay a sua volta, ha spiegato: “Sally non adoperava etichette. Aveva un percezione molto forte della privacy, era nella sua natura. Ma non ha mai nascosto la sua relazione: erano compagne, colleghe al Sally Ride Science e hanno scritto libri insieme. Naturalmente gli amici più intimi sapevano”.
Ride era stata sposata con un collega astronauta Steven Hawley dal 1982 al 1987
Valentina Ferrari