ROMA, 20 LUGLIO – E’ ancora giallo sull’identità dell’attentatore suicida che mercoledì scorso ha provocato una strage di turisti israeliani nell’aeroporto di Burgas, in Bulgaria. Ieri, i servizi segreti svedesi hanno smentito la notizia diffusa da alcuni media bulgari che collegava la strage di Burgas a Mehdi Ghezali, 35enne svedese di origine algerina, detenuto a Guantanamo tra il 2002 e il 2004 per presunto coinvolgimento nell’attacco alle torri gemelle. In serata è arrivata anche la smentita degli inquirenti bulgari che stanno conducendo le indagini sull’identità del terrorista, attraverso esami comparativi del Dna.
Si riparte, dunque, dalle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Burgas e mostrate ieri dalla tv di stato bulgara. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che ritraggono il presunto autore dell’attentato: un uomo sui 35 anni, dai lunghi capelli castani, in bermuda e maglietta, con un grosso zaino sulle spalle. Secondo il ministro dell’Interno bulgaro Tsvetan Tsvetanov, proprio in quello zaino il kamikaze avrebbe nascosto la bomba che avrebbe fatto poi esplodere sul bus. Sul luogo dell’attentato, in cui sta conducendo indagini anche la scientifica israeliana, è stata rinvenuta una patente di guida del Michigan, ma il documento, come annunciato dal premier bulgaro, si è poi rivelato falso.
Il governo israeliano, che dopo l’attacco all’aeroporto di Burgas ha immediatamente puntato il dito contro Teheran e il gruppo libanese Hezbollah, nelle ultime ore ha nuovamente ribadito il suo convincimento sulla responsabilità dell’attentato. “Tutti i segnali portano all’Iran. In mesi recenti abbiamo visto tentativi iraniani di attaccare israeliani in Thailandia, India, Georgia, Kenya, Cipro e altri luoghi” ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Gli fa eco il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, secondo il quale “è Hezbollah, aiutato dalla Guardia rivoluzionaria iraniana a essere responsabile dell’attacco suicida.” Ma le autorità di Teheran negano ogni coinvolgimento nell’attentato. Il ministero degli Esteri iraniano ha definito le accuse israeliane “prive di ogni fondamento” e mirate a distogliere l’attenzione mondiale dal ruolo di Israele nell’uccisione di alcuni scienziati nucleari iraniani.
Francesca Garreffa