Dorme per due mesi di fila, la storia di Stacey Comerford

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LONDRA, 14 GiugnoLa 15enne Stacey Comerford sembra davvero la Bella Addormentata a guardarla distesa mentre dorme di un sonno profondo con la madre Bernie che le tiene la mano. Ma in questo caso potrebbe non esserci un lieto fine per la studentessa di Telford, nello Shropshire (Inghilterra occidentale), perché la ragazza soffre di una rarissima patologia (colpisce appena mille persone in tutto il mondo), nota come “sindrome di Kleine Levin o della bella Addormentata” che la fa dormire anche per due mesi di fila e per la quale non c’è ancora una vera e propria cura.

Per colpa della malattia la ragazza è stata costretta a mancare nove esami consecutivi e non ha potuto festeggiare il suo compleanno a novembre. Per lei ora è anche più facile spiegare quello che ha, prima invece di aver compreso l’entità della malattia, la ragazza veniva presa in giro dai suoi compagni di scuola quando diceva che doveva tornare a casa perché stanca. I primi sintomi sono iniziati circa un anno fa, ma inizialmente il medico di base aveva scambiato la stanchezza cronica e la continua voglia di dormire di Stacey come semplice depressione adolescenziale.

Dopo essersi sottoposta ad una serie interminabile di controlli per scongiurare la narcolessia, l’epilessia e persino il tumore al cervello, tutti con esito negativo, Stacey è stata ricoverata al Birmingham Children’s Hospital e qui un neurologo ha finalmente fatto la diagnosi corretta: la ragazza soffriva della sindrome di Kleine Levin. La madre spiega che gli attacchi le possono venire in qualsiasi momento e in quegli attimi la ragazza si può anche ritrovare riversa sul pavimento in preda al sonno e poi alzarsi mente è ancora nello stato ‘vegetativo’ e non è pienamente cosciente, ma entra nella ‘modalità sonno’ e magari si sveglia dopo una settimana. Ora la ragazza sta prendendo alcuni farmaci che la aiutano. Infatti da marzo Stacey prende il “modafinil”, uno stimolante che l’aiuta a restare sveglia e qualche miglioramento sembra esserci.

Sabrina Bachini

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