ROMA, 8 Giugno – La polizia di Miami ha lanciato un allarme per la nuova droga sintetica “Sali da Bagno” o “droga degli Zombie” suscita aggressioni a scopo cannibalistico. La polizia ha invitato gli agenti alla massima prudenza, dopo che una settimana fa, in uno scontro a fuoco, ha ucciso un trentunenne che aveva divorato la faccia di un uomo sotto l’effetto della droga. Il clamore dell’evento ha fatto scattare la psicosi “attacco zombie”. Episodio seguito da un altro caso di presunto cannibalismo, con protagonista Brandon De Leon, un ragazzo di 21 anni che ha minacciato di mangiarsi i poliziotti che lo avevano arrestato in un ristorante. Anche lui in preda agli effetti della sostanza Settimo cielo. Per fermare le urla del ragazzo, che inveiva contro gli agenti minacciandoli di volerli mangiare, i poliziotti hanno dovuto mettergli un bavaglio anti-morsi.
“Non c’è alcuna evidenza scientifica che una nuova droga, del genere “Sali da bagno”, sarebbe la causa di fenomeni di cannibalismo”. A fare chiarezza, dopo l’allerta lanciata dalla polizia di Miami è il Dipartimento delle politiche antidroga (Dpa), la cui delega è affidata al Ministro per Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi. Secondo Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, “si tratta di stimolanti del sistema nervoso centrale della cui tossicologia e in generale del profilo farmacologico si sa ancora poco. Non ci risultano – precisa Serpelloni – risultati analitici ufficiali dal Governo americano ne’ evidenze scientifiche che esistano droghe che causino un comportamento aggressivo cosi specifico”. “‘sali da bagno – avverte la nota del Dpa – in realtà è un termine generico che indica prodotti sotto forma di polvere bianca oppure giallina, talvolta anche cristallina, commercializzati su internet come sali da bagno. La sostanza – prosegue – è stata individuata dal sistema di allerta del Dpa anche in Italia e già posta fuori legge”.
Anche il neurofarmacologo Gian Luigi Gessa dell’università di Cagliari è d’accorso con il Dpa. Il mix di droghe può fare da “detonatore” di tendenze già presenti ma non può spingere a mangiare altri esseri umani – continua-in questi individui non sono solo presenti gli istinti violenti, ma anche la perversione. L’effetto delle droghe – spiega Gessa – è quello di rendere manifesta la loro condizione, ma non esiste ancora una droga che possa far diventare una persona un cannibale”. La sostanza assunta in questo caso è un mix di tre molecole sintetiche simili ad una anfetamina naturale che si trova nel Khat, una pianta africana: “In Africa questa pianta è molto diffusa – sottolinea l’esperto -. Tutte queste droghe, come la loro ‘parente stretta’ cocaina, spesso sono proprio assunte allo scopo di esaltare la violenza innata, perché’ chi le assume si sente “Rambo”, non ha fame, non ha sonno e non ha freni inibitori”. La principale di queste droghe, il mefedrone, ha una grande diffusione in nord Europa, al punto che in Gran Bretagna si stima che la usi fino al 4,4% dei giovani, ma si trova anche da noi: “La globalizzazione nel mondo della farmacologia di strada è piu’ veloce di quella economica – afferma Gessa – c’è solo da riflettere se associare una sostanza ad un effetto come questo non serva solo a renderla più “mitica”, e quindi piu’ popolare”.
Valentina Ferrari