NEW YORK, 5 Giugno – Il sindaco di New York Bloomberg non demorde e vuole che le porzioni di bibite zuccherate vengano limitate a 450 centilitri nel territorio cittadino, che conta oltre 8 milioni di persone. Le polemiche impazzano e molti giornali attaccano frontalmente la mossa “draconiana” del sindaco, anche se l’entourage parla di una mossa più che altro psicologica per combattere il fenomeno dell’obesità.
In sostanza la legge parla chiaro e riguarda il problema dell’obesità. Questa vieterà la vendita nei locali pubblici di New York di bibite gasate zuccherate di dimensioni maggiori alle 16 once (circa 450 centilitri). Non sarà possibile quindi ordinare bibite di 32 once, la dimensione che ovunque negli Stati Uniti è possibile ottenere per un sovrapprezzo ridicolo. Ma 32 once sono circa 900 cl di acqua e zucchero, una vera bomba calorica che, mescolata al cibo dei fast food diventa davvero un incubo per i dietologi.
La sua proposta dovrà essere approvata dal Board of Health cittadino. Se passerà, dal prossimo marzo 2013 nessun esercizio pubblico (bar, ristoranti, cinema ecc) potrà vendere bevande gassate XXL. La multa per i trasgressori sarà molto salata. Si potrebbe arrivare fino a 200 dollari. Spiegando il suo divieto sulle bibite supersize il sindaco Bloomberg ha detto a Matt Lauer della NBC “Non vi stiamo vietando di comprare qualcosa. Se volete una quantità maggiore di bevande gassate il ristorante ve la venderà in due bicchieri. Non si tratta di limitare la libertà. Non è qualcosa per cui hanno combattuto i padri fondatori”.
Ma per alcuni limitare la quantità di bibita che si ama è limitare la libertà. Bloomberg sostiene invece che il divieto servirà a ricordare alle persone che bere troppe bibite zuccherate fa male. A San Francisco,intanto, il consiglio comunale ha varato quello che potrebbe essere considerata la prima tassa sulle bibite gassata: un penny per oncia.
Sabrina Bachini