ROMA, 10 Maggio – L’agenzia Itar-Tass ha dato comunicazione della scomparsa dai radar di un aereo che era partito dalla città indonesiana di Giacarta per compiere un volo di dimostrazione. Si tratterebbe di un Sukhoi superjet 100, nato da una congiuntura italo-russa (Alenia e Finmeccanica), sul quale si trovano 47 persone, due delle quali porterebbero nomi italiani, ma non è ancora chiaro se si tratti di donne effettivamente italiane o se si sia semplicemente verificato un errore nella trascrizione.
La Farnesina ha diramato un comunicato in cui afferma che a bordo del Sukhoi superjet 100 non c’erano persone di nazionalità italiana. Un incidente determinato dalla scarsa visibilità potrebbe essere all’origine della scomparsa dell’aereo dai radar. Il volo di prova avrebbe dovuto avere una durata di trenta minuti durante le prime ore pomeridiane ma, mentre stava sorvolando la città di Bogor, a ovest di Giava, i radar hanno smesso di rilevare la sua presenza nei cieli indonesiani.
Tra i passeggeri si contano anche dei giornalisti ed esponenti di compagni aeree locali, potenziali acquirenti di questo aereo, che vantava tra l’altro il titolo di primo aereo postsovietico realizzato in Russia. Il velivolo è stato ritrovato nel distretto di Bogor, sulla pendice del vulcano Salak. Dalle prime fonti si apprende che non ci sono superstiti. A bordo c’erano otto russi, un americano, un francese e 37 indonesiani.
Vincenza Accardi