ROMA, 11 Aprile – Ancora terremoti in Indonesia. Colpito nuovamente l’arcipelago indonesiano ancora scosso dallo tsunami del 26 dicembre 2004 che fece contare oltre 230mila vittime in 14paesi. La prima scossa violentissima è stata registrata alle 14.38 ora locale, di intensità 8.7 sulla scala Richter a largo della costa occidentale di Sumatra, con epicentro a 22,9 km di profondità sotto l’oceano Indiano.
L’agenzia geofisica indonesiana a seguito di altre due scosse di assestamento, una di 8.9 registrata ad Aceh e un’altra di 8.3, ha lanciato un nuovo allarme tsunami. E’ di nuovo il panico tra la gente che si è riversata nelle strade paralizzando il traffico di intere città, che non sono ancora riuscite a dimenticare l’incubo dello tsunami del 2004. Il mare si è già ritirato di circa 10 metri all’isola indonesiana di Simeulue , vicina al epicentro del terremoto, comunica il Centro Indonesia-Pacifico per il controllo.
Secondo gli esperti il mare che arretra è considerato come il primo segnale di un possibile tsunami. E’ stata ordinata l’evacuazione delle aree costiere della Thailandia e di sei province del sud, Phuket. Krabi, Phangnga, Trang e Satun. E’stato chiuso l’aeroporto di Phuket. Allarme anche in Malesia dove è stata ordinata l’evacuazione delle aree costiere così come anche per le isole Andamane e Nicobar, in India.
Il Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha dichiarato: “Ringraziando Dio, finora non abbiamo avuto vittime o danni collegati al terremoto. Siamo in stretto coordinamento con le autorità di Aceh e la situazione è sotto controllo”. Mentre le autorità thailandesi hanno chiesto alle popolazioni che vivono lungo le coste coste che si affacciano sull’oceano Indiano di: “Spostarsi in alto e restare il più possibile lontani dal mare”.
Martina Tirico