PECHINO, 7 Aprile – Per comprarsi un oggetto tecnologico, anche in mancanza di soldi, si è disposti a vendere un organo, pur di racimolare qualcosa. È quello che è accaduto in Cina, dove nella cittadina di Kenzhou, nel sud del paese, un adolescente di 17 anni ha messo in vendita un rene per potersi comprare un I-pad e un I-Phone.
Il giovane, che ora soffre di gravi complicazioni renali, è stato avvicinato da una banda attraverso una chat on-line. Per l’intervento la banda avrebbe ricevuto 35 mila dollari, mentre al ragazzo, sarebbero andati soltanto 3mila dollari. Le cinque persone che compongono la banda sono state tutte rinviate a giudizio per commercio illegale di organi. Da quanto si apprende dalla cronaca locale, le persone coinvolte nel fatto sono un medico chirurgo, un imprenditore sanitario e altri intermediari, che cercavano donatori sul web, e avevano affittato una sala operatoria per eseguire gli interventi di espianto. In Cina il traffico d’organi è alimentato dalla scarsità di donatori: solo 10mila operazioni all’anno su oltre 1,5 di persone che necessitano di trapianto.
A scoprire e denunciare il fatto è stata la madre del ragazzo che insospettita dai nuovi gadget ha messo sottopressione il figlio fino a fargli confessare tutto.
Stefano Roselli