PARIGI, 30 Marzo – Mentre oggi negli Stati Uniti si è tenuta la prima udienza civile presso la corte suprema di New York, per la vicenda legata al Sofitel di Manhattan, in cui è stato accusato di stupro da Nafissatou Diallo, una dipendente dell’albergo, che si occupava delle pulizie, grazie al quotidiano francese “Le Monde”, sono stati pubblicati i verbali dell’inchiesta in cui Dominique Strauss Kahn è indagato per sfruttamento della prostituzione dalla giustizia francese .
Da questi interrogatori, escono fuori dei termini per descrivere le donne, che sicuramente non renderanno felice il sesso femminile. Le “ragazze”, le “amiche”, le “piccole” o ancora il “materiale”: sono infatti questi i nomi in codice usati negli sms di Dominique Strauss-Kahn per definire Sylvie, Jade, Catherine, Aurelie e le altre, insomma tutte le donne frequentate nel giro delle escort dell’hotel Carlton di Lille.
“La parola materiale designa una persona di sesso femminile – spiega l’ex direttore del fondo monetario internazionale – È inappropriato. Il lessico di questi sms non è molto sofisticato ma quando ci sono diverse persone si fa prima a impiegare una parola che una lista di nomi”. Durante l’interrogatorio della polizia, Strauss-Kahn ha ammesso di non avere mai rinunciato alla sua vita «libertina» ma non ha mai avuto “relazioni non consensuali”. Dsk ha detto di essere stato “naif”, cioè ingenuo, e di non essere a conoscenza che le donne incontrate potessero essere delle prostitute. Secondo uno dei suoi legali Henri Leclerc, “anche se Strauss-Kahn avesse saputo che erano pagate, il fatto di avere un rapporto con una escort non costituisce un illecito», ma un «comportamento privato perfettamente legale”.
Per gli inquirenti, invece, almeno tre delle ragazze di Dsk che sono state interrogate erano escort e hanno definito gli incontri come scene con l’ex direttore dell’FMI come “bestiali” e violente.
Luca Martano