TOLOSA, 20 Marzo – Il killer di Tolosa aveva una telecamera al collo mentre sparava contro bambini innocenti e genitori terrorizzati. E’ l’inquietante novità riportata da alcuni testimoni che hanno assistito alla strage davanti alla scuola ebraica. Stando alle dichiarazioni dei testimoni e alla descrizione fatta, la telecamera in questione sarebbe un modello GoPro, simile a quella usata dai paracadutisti dell’esercito francese. La notizia è stata confermata anche dal Ministro degli Interni francese, Claude Guéant, il quale dichiara che quel modello di telecamera “permette di effettuare registrazioni attraverso il grand’angolo delle immagini e poi di vederle su un pc”. Il particolare non è da sottovalutare, considerando che in queste ore una delle piste che la polizia segue porta proprio alla caserma dei paracadutisti di Montauban.
Nel frattempo questa mattina alle 11.00 è partito il silenzioso corteo per rendere omaggio alle vittime dell’eccidio: Jonathan Sandler, professore di religione presso la scuola Ozar Hatorah, i suoi due figli, Arieh e Gabriel, e Miriam Monsonego, 8 anni, figlia del direttore dell’istituto. Tutte le scuole del paese, alle 11, hanno osservato un minuto di silenzio in rispetto di questo grave fatto che ha sconvolto la comunità ebraica francese. Il presidente Nicolas Sarkozy ha dichiarato che la Francia farà tutto il possibile per prendere l’autore del massacro, che ancora è sconosciuto. Domani le salme verranno condotte a Gerusalemme, dove si svolgeranno i funerali e verranno sepolte.
Nel frattempo si fa più serrata la caccia all’uomo: il particolare della telecamera preoccupa ancora di più gli inquirenti, perché rivela ancora di più la terribile freddezza di chi ha compiuto la strage. Al momento le ipotesi più accreditate restano due: quella neonazista e quella del fondamentalismo islamico e la Procura di Parigi ha accentrato le indagini in relazione all’omicidio dei tre militari avvenuto la scorsa settimana a Montauban e a Tolosa: l’arma usata sia per gli omicidi che per la strage ad Ozar Hatorah è la stessa, così come è la stessa la motocicletta guidata dal killer, una Yamaha T-Max da 500 cc.
Augusto D’Amante
Fonte Immagine: agi.it