ROMA, 20 Marzo – Nude per i propri diritti questo il grande passo di alcune donne iraniane, che vivono in Europa, che hanno deciso di posare senza veli per il calendario Nude Photo Revolutionary Calendar e protestare in questo modo contro il regime di Teheran nei confronti delle donne.
“Ho lasciato l’Iran tre anni fa per motivi diversi. Ero vicina agli attivisti di sinistra della mia università che lottavano in difesa dei diritti umani. E, vista la repressione, non mi sentivo più sicura. E’ difficile vivere da donna in un paese islamico: o nelle scuole o nei ristoranti, sono sempre trattate come cittadini di seconda classe. Ti dicono cosa indossare e cosa non indossare, e la società ti considera come un oggetto sessuale. Il governo controlla anche la vita sessuale. Se si hanno rapporti fuori dal matrimonio si può essere puniti con la lapidazione. Si può essere puniti anche se si rifiutano di avere rapporti con il marito.” Ha testimoniato in questo modo Elia Tabesh, una delle donne che ha posato per il calendario, promosso da alcune donne attiviste dei diritti civili, costrette in passato a fuggire dall’Iran per evitare così la vendetta da parte del regime.
Una decisione oltremodo coraggiosa quella di posare nude, affermano i promotori dell’iniziativa, poiché molto rischiosa e passibile con la pena di morte. I proventi del calendario, saranno interamente devoluti ad organizzazioni no profit che lottano per difendere i diritti delle donne.
Sabrina Spagnoli